Inizia a settembre, la II edizione del Fiumicino Jazz Festival, la manifestazione ideata dal Museo del Saxofono con l’intento di promuove e di portare a Fiumicino una grande e articolata manifestazione dedicata al jazz.
Quest’anno il festival sarà concentrato in due lunghi fine settimana, in programma dal 2 all’11 settembre e con la partecipazione di grandi nomi del jazz nazionale ed internazionale.
Attilio Berni, direttore artistico del Museo del Saxofono ha concepito una manifestazione che attira e incuriosisce un vasto pubblico, oltre a quello più specialistico del settore, contribuendo nel identificare alla città di Fiumicino come la città del saxofono e possa rappresentare un forte stimolo alla crescita turistico-culturale del territorio.
La rassegna del II edizione del Fiumicino Jazz festival prevede un ciclo di 6 eventi, che vedono in cartellone concerti al Museo del Saxofono il venerdì e sabato sera, alle ore 21:00, ed eventi organizzati nello stabilimento del Podere 676 di Testa di Lepre, in calendario la domenica, dalle ore 18:00 in poi. La collaborazione con il Birrificio Agricolo Podere 676, che si rinnova in questa edizione, vuole celebrare il forte connubio tra birra e musica, un’affinità congrua in cui visione, ascolto e degustazione si sposano e si affinano reciprocamente. In questa seconda edizione è partner della manifestazione anche la Farmacia Salvo D’acquisto di Palidoro.
Il Museo ospiterà protagonisti artisti del calibro di Stefania Tallini e Franco Piana (2 settembre), Giampaolo Ascolese (3), Nina Pedersen (9) e Maurizio Giammarco (10), mentre al birrificio si potranno ascoltare i maggiori esponenti del jazz tradizionale italiano come Red Pellini, Luca Velotti, Gianluca Galvani e Bepi D’Amato.
Giampaolo Ascolese – “My heart for Art” – Sabato 3 settembre 2002 Museo del Saxofono
Il progetto, unico nel suo genere in Italia, nasce da una intima e passionale esigenza di Giampaolo Ascolese, batterista e percussionista nell’ambito del Jazz da 50 anni, di rendere omaggio ad Art Blakey.
Art Blakey, uno dei pilastri della storia del Jazz, è stato un grandissimo caposcuola e modernissimo interprete della batteria Jazz, negli anni ‘50 e ‘60, anni in cui, con il fondamentale apporto di compositori come Horace Silver, Benny Golson, Wayne Shorter e Hank Mobley, ha costituito il mitico gruppo dei Jazz Messengers.
Il progetto My heart for Art si avvale della partecipazione di straordinari animati anche essi dalla passione per la musica dei Jazz Messengers.
NINA PEDERSEN QUINTET- Venerdì 9 settembre Museo del Saxofono
Nina Pedersen, cantante e songwriter norvegese, vive e interpreta il jazz attraverso i profondi legami con la sua terra d’origine, che insieme alla sua vocalità tipicamente nordica la portano ad approfondire sia la musica tradizionale scandinava che il “jazz nordico”.
Nina ama combinare la tradizione con il moderno, come ha fatto nel suo primo disco “Songs From The Top Of The World” (Alfa Music, 2011). Le sue radici si percepiscono anche nel successivo “So Far So Good”, pubblicato nel 2014 in Norvegia da Sweet Morning Music, il suo primo disco da “cantautrice jazz”, come ama definirsi. Il suo terzo album “Eyes Wide Open” esce nell’autunno del 2017 con la prestigiosa etichetta norvegese Losen Records con la quale nel 2020 pubblica “Time is a restless thief”.
Quello di Nina Pedersen è un jazz contemporaneo ai confini con la canzone d’autore, che racconta storie di vita vissuta, osservazioni sul mondo e su se stessa, momenti di crescita e maturazione, stati d’animo che narrano anche di molta serenità.
MAURIZIO GIAMMARCO REUNION QUARTET- Sabato 10 settembre 2002 Museo del Saxofono
Questo concerto celebra il ritorno di un quartetto che fu a lungo il gruppo stabile di Maurizio Giammarco nel primo decennio del nuovo secolo. Questi quattro musicisti si conoscono perfettamente e hanno collaborato insieme anche in una miriade di altre occasioni. La formula del quartetto acustico ricorre ciclicamente nella carriera del saxofonista, come si evince dalle molte esperienze passate con i pianisti americani Phil Markowitz e Art lande, o con l’Heart Quartet, fino al CD registrato dal vivo con Bill Stewart, Salvatore Bonafede e Paolino Dalla Porta.
Sabato 10 settembre, il gruppo proporrà brani originali di Maurizio Giammarco ma la “classicità” dell’ensemble offrirà soprattutto l’occasione per ripescare alcune perle rare del repertorio più esoterico del Jazz, del quale tutti e quattro i musicisti sono appassionati conoscitori.
Maurizio Giammarco (Pavia)
Come attesta anche la Biographical Encyclopedia of Jazz di L.Feather & I.Gitler, il sassofonista e compositore Maurizio Giammarco è emerso sulla scena jazzistica romana dei primi anni Settanta come figura di primo piano. E’ stato leader di molti gruppi, fra cui gli storici Lingomania (gruppo di punta degli anni ’80), e la Parco Della Musica Jazz Orchestra (PMJO), big band dell’Auditorium di Roma da lui diretta fra il 2005 e il 2010 in oltre cento concerti con ospiti nazionali e internazionali. Profondo conoscitore di tutto il jazz storico, e forte di una vasta esperienza anche in altri ambiti musicali (dal pop alla contemporanea), Giammarco ha sviluppato una sua identità stilistica e compositiva in cui converge il suo poliedrico vissuto musicale. Collaborazioni di spicco lo hanno visto accanto a Chet Baker, Lester Bowie, Dave Liebman, Phil Markowitz, Miroslav Vitous, Peter Erskine e tantissime altre stars internazionali, oltre a quasi tutti i più importanti musicisti italiani.
Red Pellini meeets Bepi D’Amato – Domenica 11 settembre Podere 6767
Nella serata finale del Festival un evento senza precedenti: Red Pellini incontra Bepi D’amato. Un summit tra i titani del jazz tradizionale italiano che promette scintille e fuochi virtuosistici di alto livello artistico.
Bepi D’Amato, virtuoso del clarinetto ha collaborato con Carlo Loffredo, Romano Mussolini, Marcello Rosa, Larry Franco, Dado Moroni. Tony Pancella, Tony Scott, Buddy De Franco, Dee Dee Bridgewater, Jon Faddis, Larry Willis, Gary Smulyan, Ira Coleman, Jimmy Woode e Bobby Durham. Come solista si è esibito in diversi paesi del’Europa, Israele, Emirati Arabi, Marocco, Algeria, Brasile e Stati Uniti d’America. Tra i pochissimi musicisti italiani ad esibirsi da solista nella sala grande della Carnegie Hall a New York con la Western Illinois University Orchestra. Ha tenuto master class in numerose università in Germania e Stati Uniti, ed è stato docente di clarinetto jazz nel Conservatorio di Musica di Pescara.
Red Pellini è un saxofonista famoso ed ha alle spalle anche una salda esperienza da direttore d’orchestra e arrangiatore. Molto conosciuto anche all’estero, soprattutto in Giappone dove spesso si è trovato ad esibirsi, ha collaborato con musicisti del calibro di Tony Scott, Carlo Loffredo, Renzo Arbore, Romano Mussolini, Bob Wilber, Lino Patruno. Da tutti è considerato il massimo esperto del repertorio di Bix Beiderbecke, Louis Armstrong e Lester Young.
Dove acquistare i biglietti della II edizione del Fiumicino Jazz Festival
I biglietti degli spettacoli del venerdì e sabato sera sono acquistabili al Museo o sul sito Liveticket mentre gli eventi al birrificio sono prenotabili direttamente al numero +39 348 6917050. Prima di ogni concerto è prevista un’apericena opzionale. Per tutti gli eventi è suggerita la prenotazione.