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Biella. Futuro Presente.

Biella, Silvia avallone e michelangelo pistoletto
Silvia Avallone e Michelangelo Pistoletto

ABSTRACT. Biella, un altro turismo culturale fuori dai circuiti stranoti. Montagne, laghi, escursioni, itinerari ecologici fra i romanzi di Silvia Avallone e la Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto.

Il palazzo del cinema Anteo a Milano, il 19 maggio 2022 alle 17.30 ospita l’evento Biella. Futuro Presente. Anteprima del docufilm sulle potenzialità del territorio biellese con Silvia Avallone e Michelangelo Pistoletto. regia di Manuele Cecconello.

È noto che l’Italia ha molto da offrire al turismo di massa. Per il suo patrimonio artistico, per quei paesaggi che ancora si mantengono intatti. Ma non ci sono soltanto le stranote mete consolidate, Venezia, Firenze, Roma, Napoli. Ci sono anche piccoli mondi. Siti da riscoprire che riescono a conservare ritmi di vita ancora ad un livello accettabile. Dove ogni tanto ci si può rilassare, passeggiare, intraprendere escursioni senza sentirsi in colpa. Con l’ambiente orografico che dà un senso alle nostre giornate, che accompagna e contribuisce a capire e analizzare i nostri stati d’animo, che non ha snaturato le proprie radici.

Biella è uno di questi. Forse il modo migliore per conoscerla, e magari apprezzare fino in fondo, è rivolgersi alla letteratura, che può vantare esempi importanti di connubio scrittore/territorio: l’intimo legame di Pavese con le Langhe. Giorgio Bassani che ambienta a Ferrara la sua opera narrativa. Kafka che trae stimoli dai caffè e dai circoli letterari di Praga. Per citarne alcuni.
Nel nostro caso si può chiamare in causa il romanzo Un’amicizia della biellese di Silvia Avallone.

Oropa
Basilica superiore di Oropa

La voce narrante è stata costretta a lasciare la sua città. Dove arriva, è considerata la straniera. E se ha un comportamento difforme la bollano dicendo: “Mica vengo da Biella come te”. A scuola nessuno le chiede dove si trova Biella. Cos’ha di tanto speciale. E quando è in crisi ricorda le sue mattinate passate a fissare oltre i vetri, il monte Cresto e il Bo. Il Mucrone e il Camino sono la sola presenza fisica permanente e quindi rassicurante. Quando il viaggio inizia, accoccolata, sui sedili dell’Alfasud, quel giovedì di fine giugno, si volge indietro. Però Biella non si vede più.

Tornerà a richiamare la sua città incontrando un coetaneo in biblioteca presentandosi: “Sono di Biella, una città del Piemonte”. “So dov’è” risponde l’interlocutore. Il ricordo di Oropa è un rimando architettonico che diventa elemento importante nel dialogo fra due adolescenti, il santuario mariano, dedicato alla Madonna Nera, che si trova ad una dozzina di chilometri a nord della città di Biella, nella frazione Oropa, appunto. Un’identificazione esistenziale, e non un anonimo dato tipico di un ente del turismo.

Venere degli Stracci
Venere degli Stracci, Michelangelo Pistoletto

Forse allora vale la pena andare a visitare questa località del Piemonte circondata da montagne e famosa per le sue industrie tessili. Città da non sottovalutare se nel 2019 l’Unesco le ha dato il titolo di Città Creativa.

Pistoletto Biella
Terzo Paradiso, Pistoletto

Da Biella inoltre proviene Michelangelo Pistoletto. Il più erratico e trasversale esponente dell’Arte Povera. Ideatore nel 1967 della Venere degli stracci, dove un reperto museale prelevato dalla grecità più classica secondo i dettami di Canova, coabita con un colorito mucchio di abiti dismessi.

A Biella l’artista nel 1998 ha fondato Cittadellarte, Fondazione Pistoletto. Un modello altro di istituzione artistica e culturale, per fare incontrare creativi, scienziati, imprenditori e rappresentanti istituzionali, impegnati in un’arte vista come incunabolo di un cambiamento sociale consapevole. In realizzazioni quindi che rendono reale il simbolo del Terzo Paradiso che nella Cittadellarte ha avuto la propria genesi. Un simbolo che riflette il segno matematico dell’infinito, formato da tre cerchi in successione. I due esterni indicano tutte le diversità e i conflitti, come natura e artificio. In quello centrale si compenetrano i cerchi opposti, rappresentando la nuova umanità.

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Fausto Politino

Fausto Politino

Laureato in Filosofia, abilitato in Storia e Filosofia, già docente di ruolo nella secondaria di primo grado, ha superato un concorso nazionale per dirigente scolastico. Interessato alla ricerca pedagogico-didattica, ha contribuito alla diffusione della psicologia cognitiva scrivendo per le riviste “Insegnare” e “Scuola e didattica”. Appassionato da sempre alla critica letteraria e artistica, ha pubblicato molti articoli come giornalista pubblicista per “il Mattino di Padova”. Attualmente collabora con la “Tribuna di Treviso”.

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