Amici lettori, recentemente ho avuto il piacere di poter prendere parte ad un evento eccezionale.
Il tutto si è svolto in una location, di straordinario fascino e bellezza artistica, quale : il Mann – Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Evento che si è svolto in due giorni consecutivi nella prima giornata dedicata agli operatori : si è avuta l’apertura di inaugurazione con le autorità; poi gli incontri B2B e la strepitosa tavola rotonda dal titolo “Autenticamente Campania : la birra artigianale dagli albori alla biodiversità“.
Sono intervenuti: la Regione Campania, Paolo Giulierini, direttore del Mann, Vittorio Ferraris, presidente nazionale Union Birrai, Tommaso Luongo, presidente regionale Ais Campania, di cui mi ha colpita “la proposta di sdoganare la birra, relegata al mondo pizza e pub, ma di impegnarsi ad introdurla anche nel mondo dell’ Alta Ristorazione, per offrire un’esperienza gustativa a tutto tondo al pubblico rispetto al mondo brassicolo“.
Ancora l’intervento di Lorenzo Dabove – kuaska, degustatore e giudice internazionale Birre; il grande ed estroso Teo Musso, presidente nazionale “Consorzio Birra Italiana“, nonché consorzio di tutela e promozione della Birra Artigianale italiana da Filiera Agricola, soprattutto padre putativo della Birra Artigianale Italiana, dal quale credo, dovremmo prendere idee, spunti e collaborazione per creare un vero percorso e mondo brassicolo campano, come Teo Musso ha realizzato e concretizzato nel suo territorio con le sue strepitose e gustose Birre Baladin!
Nel pomeriggio ci sono state due Masterclass, la prima dal titolo “la Campania Capitale della pizza e della birra“; la seconda, dal titolo “la Biodiversità del territorio come ingrediente della birra“.
Il secondo giorno, aperto sia al pubblico che agli operatori. Ha inizio l’evento con un percorso degustazione con banchi d’assaggio fino alle 22 di sera. Ancora incontri B2B e a seguire un interessante e curioso “BeerLab“.
Come comunicare la Birra Artigianale?
Ancora poi una Masterclass “Equilibri di gusto“. Tanto spazio poi alla Regione Campania e all’ AIS Campania, per chiudere con un “BeerLab – Birra e turismo: la Campania da scoprire“.
Di seguito i Birrifici presenti per le degustazioni:
Per rispondere alle esigenze del settore, è nata l’esposizione Birra Artigianale Campania, primo evento a livello Regionale.
Fiera promossa dall’ Assessorato alle attività produttive della Regione Campania con l’intenzione di valorizzare e promuovere la birra artigianale e agricola.
Obiettivo e auspicio per tutti noi, è quello di promuovere l’identificazione e valorizzazione della birra artigianale campana.
È stata un’occasione e parte di un ampia strategia che porta a valorizzare l’enorme patrimonio agroalimentare della Campania.
Di certo qualche passo avanti in Campania è stato compiuto, introducendo nel percorso di AIS Italia, i corsi per diventare sommelier della Birra, tra cui ringraziamo per la partecipazione Giuseppe Frulio, che ci ha guidato nel percorso di abbinamento della birra a livello gastronomico con la pizza di Giuseppe Pignalosa, della Pizzeria ” Le Parùle” a Ercolano.
Il “Campania Beer Expo” è stata un occasione per scoprire ed apprezzare il mondo della birra artigianale campana attraverso la sua qualità e diversità.
Quello che noi BeerLovers ci auguriamo con questa fiera, è che si crei attenzione e si offrano più occasioni di visibilità al patrimonio agro alimentare, tra cui quello brassicolo, di grande attrattività per tipologie di target ed in grado di generare grande impatto sul sistema socio – economico regionale.
È tempo che sparisca il complesso di inferiorità nei confronti del suo non lontano parente: Bacco – e che prenda posto anche il Dio Gambrinus della birra.
Assistiamo quindi, all’affrancamento dall’essere considerata commodity, la commutazione dal singolare (la birra) al plurale (le birre), come ci ha ricordato Lorenzo Dabove.
Fino a 30 anni fa, fino alla metà degli anni ’90 dello scorso secolo, il panorama della birra Italiana di qualità era melanconico. La birra decente, era la trappista belga, ma a trovarla!
Oggi invece, lo scenario si è evoluto positivamente. Le possiamo trovare anche nelle enoteche.
La produzione di birra in Italia (fino al 2021) è stata di 18 milioni di ettolitri.
E sia , Evviva ” le Birre” e abbasso ” la Birra”!
Il presidente del Mann, Paolo Giulierini, ci ha narrato: “il Mann appunto, è tra le più suggestive cornici che si potevano scegliere – non sono mai esistite e mai esisteranno civiltà e culture che non basino il loro patrimonio artistico ed intellettuale sul benessere derivante dalla produzione agricola e artigianale.”
Parlare di civiltà e cultura vuol dire parlare di benessere economico e, soprattutto per le civiltà antiche, di prodotti della terra. Nell’immaginario collettivo, la birra è un prodotto nordico, mentre il vino è un prodotto mediterraneo.
La birra nacque in Mesopotamia, nella culla della civiltà, e le tecniche di produzione furono raffinate dagli Egizi che usavano, in segno di ricchezza, immergere i Faraoni nella Birra prima dell’ imbalsamazione.
Ciò a cui tengono per i Birrifici, è una maggiore possibilità per quelli campani di usare prodotti provenienti dalla propria terra, e trovare una diffusione del prodotto in accordo con la tradizione culinaria della Regione.
Tra le particolarità che mi hanno colpita posso indicare:
√ La fantasiosa Birra Azzurra, dedicata al Terzo Scudetto della SSCNapoli, che il Microbirrificio 84030 ha cominciato a progettare già a novembre scorso;
√ Ancora la Friary Ale, la Birra al Friariello campano, si avete capito bene, oltre a mangiarlo ora potete anche berlo, del Microbirrificio Artigianale Incanto – le loro birre omaggiano la città di Napoli, infatti le etichette richiamano la Sirena Partenope, il Golfo, la Tombola napoletana, il Cimitero delle Fontanelle e l’isola di Procida.
√ La più oscura “Malupina” una birra aromatizzata al miele di castagno del Vesuvio, è una tipologia più calda e avvolgente adatta per affiancare i salumi.
√ Un progetto pop è stato proposto da “Altrove Brewing” che richiama il settore mixology, presentato dal Birrificio dell’ Aspide.
√ I prodotti della terra sono valorizzati anche dal Birrificio SerroCroce di Vito Pagnotta, che porta avanti la tradizione contadina della famiglia, che ha rinnovato con lo sviluppo del nuovo progetto della birra artigianale da filiera agricola.
Con questo voglio ringraziare tutta la squadra della Regione, con Ciro Barbato, per tutti per aver lavorato a questo magnifico ed unico progetto.
Ci si augura tutti, che il “Campania Beer Expo” possa diventare un appuntamento fisso per appassionati e curiosi, la speranza che possa divenire il più interattivo possibile, attirando personalità nazionali e internazionali.
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