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“Fotografica” – Periferia e fotografia a Bergamo

Foto di Emile Ducke
Una paziente aspetta il suo trattamento medico sul treno di San Luca, Kuragino, Russia

Dal 2 ottobre al 1 novembre 2021 il primo festival di fotografia di Bergamo torna con la sua terza edizione.

In collaborazione con il comune di Bergamo, Fotografica prende come culla per 10 mostre, due luoghi della città che rappresentano la rinascita urbana: Daste (Ex Centrale Elettrica Daste e Spalenga) e il Monastero del Carmine.

Per il tema del 2021 “Fuori dal centro”, la periferia viene svestita dei suoi cliché, da spazio spersonalizzato e sconfitto diventa stimolo vitale e fonte di ispirazione creativa, ma soprattutto una finestra su mondi invisibili, una testimonianza su cosa accade ai margini e come sia davvero la vita nei luoghi fuori dal centro.

Due sedi per dieci testimonianze

Le mostre dell’Edizione 2021 di Fotografica verranno esposte in due siti della città di Bergamo, nove al Monastero del Carmine e una a Daste.

“BROKEN SONGLINES” – Monika Bulaj – Monastero del Carmine
Si comincia con il progetto di Monika Bulaj “Broken songlines”, le cui fotografie ci fanno posare lo sguardo sulle minoranze in fuga, nomadi e pellegrini. Medio Oriente, Caucaso, Africa, i confini dell’Europa, terre in cui i popoli stanno perdendo storie e divinità condivisi per millenni, dai cristiani del Pakistan agli ultimi pagani dell’Hindu Kush.

Monika Bulaj traccia con le sue fotografie le minoranze a rischio e quel che rimane di fedi, patrie occupate e gli indifesi con i quali ha viaggiato, per trovare il bello anche in luoghi sgraziati.

Broken Songlines Monika Bulaj
Pakistan, Monika Bulaj

MALACARNE: KIDS COME FIRST – Francesco Faraci – Monastero del Carmine
È una raccolta di attività lunga 3 anni che narra il disagio nei quartieri di Palermo attraverso foto di bambini, visti spesso come delinquenti e spacciatori.

Faraci Malacarne
Bambini di Palermo negli scatti di Malacarne, Francesco Faraci – Kids come first

Faraci con Malacarne ci dimostra che vivendo la quotidianità di questi bambini, essi sono ancora e innanzitutto bambini.

Foto di Francesco Faraci
Francesco Faraci, Malacarne – Kids come first

“BARACCOPOLIS” – Sergio Ramazzotti – Monastero del Carmine
Roulotte, cantine, automobili e baracche sono non luoghi che interessano un essere umano su sei. In Italia l’Istat definisce drammatico l’aumento di famiglie che si ritrovano a vivere in baraccopoli. Il mancato accesso all’acqua potabile, ai servizi igienici, il sovraffollamento, sono fenomeni che ci interessano da vicino, e che spingono la dignità umana sempre più ai margini.

Baraccopolis di Sergio Ramazzotti
Lucia Pietropaolo nella sua baracca, Messina, Fondo Fucile

“L’ALTRA FACCIA” TRA VERDELLINO, ZINGONIA E CISERANO – GIOVANNI DIFFIDENTI – Monastero del Carmine
La raccolta fotografica racconta il progetto di Sguazzi Onlus “A Beautiful Wave”, catturando il lavoro di recupero fatto tra il 2018 e 2019, e mostrandoci come erano le Torri di Ciserano prima e durante l’abbattimento. Diffidenti, prima della demolizione, ha documentato ciò che stava accadendo, diventando testimone dei ricordi, della rabbia e del desiderio di rivalsa della gente del luogo.

“L’altra faccia” va oltre l’aspetto malmesso degli alloggi, è un progetto che parla di interazioni, di generazioni che superano le barriere culturali e costruiscono relazioni l’uno con l’atro mettendosi in gioco.

"L'altra faccia" Giovanni Diffidenti
Tra Verdellino, Zingonia e Ciserano – Giovanni Diffidenti, L’altra faccia


“IL PICCOLO PAMIR AFGHANO” – Silvia Alessi – Monastero del Carmine
Silvia Alessi
ci racconta del Corridoio Wakhan, mostrandoci periferie ai confini del mondo ci fa diventare partecipi della quotidianità di quei popoli che vivono tra i 3 e 4 mila metri sopra il livello del mare.

Anche il Corridoio di Wakhan, una stretta striscia di terra ad alta quota nel territorio afgano, è diventato il non luogo di centinaia di persone impossibilitate alla fuga, a causa della chiusura di frontiere costantemente pattugliate.

Silvia Alessi Piccolo Pamir Afghano
Padre e figlio wakhi – Corridoio di Wakhan, Afghanistan

“MiRelLa” – Fausto Podavini – Monastero del Carmine
Un progetto iniziato nel 2006 che narra la storia di Mirella e Luigi e dell’Alzheimer che negli ultimi anni della loro relazione ha colpito Luigi. La narrazione quotidiana di una malattia che non ha né ceto sociale né paese di provenienza, una malattia che viene sottovalutata e le quali risorse sono sempre insufficienti.

Mirella di Fausto Podavini
Mirella e Luigi – MiRelLa, Fausto Podavini

Mirella è periferia dell’anima, vittima della disinformazione e della convinzione che non si possa fare niente per la demenza, una mostra che ci apre la porta di casa di una donna e dell’amore per suo marito, una storia di rassegnazione, ma anche speranza.

“PRIGIONIERI” – Valerio Bispuri – Monastero del Carmine
Solitudine sconfinata ed emarginazione sono il cuore di “Prigionieri” raccolta di 130 scatti che documenta la vita nelle carceri italiane, luoghi inaccessibili dove abitano gli invisibili. La missione, più che una collezione fotografica, appare come una sfida antropologica che testimonia emozioni, bisogni e difficoltà dalle carceri alle colonie penali.

“Prigionieri” insieme a “Encerrados” e “Paco” formano la trilogia della libertà perduta tanto indagata da Bispuri.

Prigionieri di Valerio Bispuri
Poggioreale, Napoli – Valerio Bispuri

“DIAGNOSIS” – Emile Ducke – Monastero del Carmine
Diagnosis ci porta a bordo del treno ospedaliero San Luca che, per sopperire alla mancanza di medici nell’entroterra russo, viaggia nelle remote città della Siberia offrendo screening medici. Il convoglio, con a bordo 17 medici, offre esami del sangue, sonografie, scansione delle onde celebrali e test del ritmo cardiaco, il tutto per due settimane dieci volte l’anno.

Emile Ducke Diagnosis
Pazienti all’ingresso del treno San Luca – Kuragino, Russia

“PHYSIS” – Cristian Rota – Monastero del Carmine
La fragilità dell’uomo viene contrapposta alla realtà sconfinata della natura selvaggia.
Rota ci accompagna in angoli lontani della terra, mettendoci di fronte ad una forza creatrice e distruttrice rispetto alla quale non siamo niente.
Terre lontane viste come periferie del mondo, che operano incuranti della nostra mortalità.

Cristian Rota Physis
Physis, Cristian Rota

“BERGAMO” – Gabriele Basilico – Daste
L’occhio attento di Gabriele Basilico ci lascia con un’esplorazione dettagliata di Bergamo, di nuovo protagonista. Un attraversamento della città che ci mostra l’architettura di spazi immortalati in bianco e nero. “Bergamo” contraddistingue ancora una volta gli occhi meticolosi di un fotografo che è da sempre stato testimone di fenomeni urbani di tutto il mondo.

Gabriele Basilico Bergamo
Bergamo, Gabriele Basilico

MONDI E STORIE DIETRO LE IMMAGINI
Oltre le mostre avranno luogo workshop ed eventi. Insieme a Molte Fedi sotto lo stesso cielo, il festival presenta Mondi e storie dietro le immagini: una serie di incontri in cui la fotografia, le storie e i luoghi verranno analizzati attraverso conversazioni, proiezioni, conferenze. I workshop saranno in collaborazione con NessunoPress e vedranno la partecipazione di Valerio Bispuri insieme a Fausto Podavini, per apprendere come costruire una storia fotografica.

Arianna Casagrande

Arianna Casagrande

Sperimentando sin dall’adolescenza con il mezzo fotografico, si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia di Roma dove prende confidenza con le arti visive e la fotografia cinematografica. Dopo un breve approccio al cinema nel campo dell’edizione di film e del sound design, negli ultimi anni si è vista coinvolta in progetti di riscrittura testi, interviste, ricerca di archivio e catalogazione della fotografia

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