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Giardini di Piazza Vittorio: esotico o esoterico?

Giardini Piazza Vittorio roma
Albero dell'identità

Il 30 Novembre 2020 dopo 20 anni di progetto di riqualificazione hanno riaperto al pubblico i Giardini di Piazza Vittorio o Nicola Calipari.

Lo studio di intervento sul verde ha previsto:

  • La conservazione delle 280 piante dell’originario piano botanico ottocentesco;
  • La piantumazione di 42 nuovi alberi, 17 palme, 450 piante decorative e 250 arbusti da fiore provenienti da tutto il mondo.

Si trovano al centro della piazza più grande di Roma, Piazza Vittorio, nel cuore del Rione Esquilino; rientra in un ambizioso progetto urbanistico della Roma Capitale d’Italia avviato tra il 1870 e gli inizi del 1900, per adeguare la città.

giardini piazza vittorio
Uno dei Palazzi Koch immerso nel giardino

Giardini Nicola Calipari 

Dal 2005 /2006 è intitolato alla memoria di Nicola Calipari, un agente segreto italiano morto per mano di soldati statunitensi in Iraq, a seguito della cerimonia del 6 marzo 2006.

Dopo la riqualifica la struttura del Giardino ha visto organizzato in settori il Parco:

Nicola Calipari
Nicola Calipari
  1. Trofei di Mario
  2. Porta Magica o Alchemica
  3. Monumento ai Caduti
  4. Due aree gioco per bimbi 
  5. Area Cani
  6. Fontana di Mario Rutelli (1910)
  7. Area Basket 
  8. Area calcio/football
  9. Ristoro/Cafè
  10. Servizi/WC
  11. Roseto
  12. Albero delle identità in opera mista delle famiglie e scuole del territorio
Giardini nicola calipari
Mappa della pianificazione del Parco

Il complesso è nato per adeguare Roma al nuovo ruolo di Capitale d’Italia tra il 1870 e inizi del 1900. Sito al centro di una delle più grandi piazze della città e nel cuore dell’Esquilino, nasce dalle demolizioni di ville aristocratiche del Rione tra cui l’imponente Villa dei Palombara e Villa Astalli (1882- 1887).

Fontana nei Giardini di Piazza Vittorio
Fontana di Mario Rutelli (1910)

Le origini del Giardino e della Piazza

Il progetto prevedeva  la costruzione di edifici di rappresentanza, uffici ed efficienti infrastrutture destinati alle nuove classi dirigenti, in un quartiere caratterizzato da paesaggio rurale, includente ville nobiliari  e tenute agricole e quindi poco abitato, consono ad ospitare le abitazioni dei nuovi dirigenti e dei futuri impiegati.

Piazza vittorio e giardini
Piazza Vittorio e giardini, 1800

Per questo motivo, su disegno di Gaetano Koch, sorsero imponenti edifici porticati in stile umbertino, affine alle architetture del nord Italia (“stile umbertino, piemontese e savoia”), dotati di spaziosi appartamenti riccamente decorati.

I Giardini e la cancellata furono concepiti da Carlo Tenerani, architetto e assessore, e inaugurati l’8 luglio 1888.

La struttura dei Giardini venne concepita dal direttore dei giardini ed il suo staff come un’oasi dal gusto esotico e romantico, alternando percorsi naturalistici a un boschetto, al ponte ligneo che sovrastava un laghetto di ninfee e piante acquatiche, come un’area zen con specie botaniche di provenienza esotica.

Vialetti e altre strutture a decorazione completavano la struttura originaria.

Dagli inizi del ‘900 al 2020

Dell’originaria organizzazione arborea del 1800 restano oggi 280 piante; rimangono inoltre le preesistenze dei Trofei di Mario e della Porta Alchemica o Magica.

La struttura del giardino subì danni e degrado dai primi anni del ‘900, con la nascita di un mercato spontaneo all’aperto sotto i portici, fino agli anni 70 con il caos dei lavori della metro A, oltre alla demolizione della cancellata nel 1937. Gli anni della Guerra hanno visto avvicendarsi diversi processi legati ai ripristini delle linee dei mezzi pubblici. La piazza ebbe un ruolo importante per le linee tram degli anni 40, tra sventramenti e vari lavori per le linee tramviarie.

Piazza vittorio
Piazza Vittorio negli anni 40

Ironia Romana? Quelle linee non trovano pace nemmeno oggi tra i progetti della nuova rete e gli altri lavori urbani.

Il disagio per la decenza del Giardino legato al Mercato di Piazza Vittorio rimane attivo fino agli anni 90 quando il mercato stesso viene riadattato negli spazi dell’ex Caserma.

Nel 1995 il trasferimento del mercato consente il primo recupero dell’area verde degradata nel tempo su progetto del gruppo GRAU( Gruppo Romano Architetti Urbanisti) .

La nuova riqualificazione

Nel 2020 la collaborazione tra Roma Capitale e i Comitati di quartiere dell’Esquilino ha dato vita ad una nuova riqualificazione dei Giardini. Nel linguaggio contemporaneo è stato recuperato parte del progetto ottocentesco, è stato ridisegnato sia il percorso anulare sia l’idea di giardino esotico.

Giardini
Alcune palme del Giardino

La visita guidata nel Giardino

Il percorso ora è restaurato, dopo 20 anni di  degrado e opere di riqualifica durate dal 1995 al 2020. Le Piante che si possono contemplare derivano in parte (280) dal disegno botanico ottocentesco e 42 nuove,  tra cui 17 palme, 450 decorative, 250 da fiore.

Il contesto esotico è favorito da opere multietniche, a cui si aggiungono l’esoterismo della Porta Alchemica nel Parco ancora visibile e l’archeologia dei resti dei Trofei di Mario, emblema dell’ingegneria idraulica Antica.

Per i più curiosi è possibile prenotare una visita guidata nei meandri del parco, alla scoperta di altri altri dettagli difficili da carpire, come la presenza di animali di pietra sparsi nel giardino.

piante piazza vittorio
Piante Esotiche del Giardino

Per effettuare la visita guidata con Yes Art Italy consultare la pagina Visite Guidate dal Vivo                           

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Alessandra Pignotti

Alessandra Pignotti

Laureata alla Sapienza di Roma nel 2007 in Archeologia e Storia dell’Arte del Mondo Antico e dell’Oriente. È guida turistica e Docente culturale. Collabora con BloggingArt dove scrive di eventi e cultura, enogastronomia, moda e spettacolo.

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