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La colonna dorsale di Trastevere

La costruzione di Ponte Garibaldi e di Viale Trastevere (un tempo Viale del Re) ci ha fatto perdere il “verso” di Trastevere, che si adagiava placido lungo il corso del fiume, mentre ora ora, tagliato in due parti dalla grande arteria che lo attraversa, scorre a scapicollo verso l’omonima stazione.

L’asse portante di Trastevere è in realtà, infatti, formato da Via della Longarina, della Lunga retta e della Lungara e già dal nome si capisce che era unaTrasteverelunga” fettuccia che collegava la zona del porto alla basilica di San Pietro. Un asse che si è costituito attraverso i millenni e che affonda le sue radici nelle origini della città.

Via della Longarina iniziava dal Ponte Rotto (antico Ponte Emilio) e arriva a piazza in Piscinula dove si collega con Via della Lunga retta, l’antica via Aurelia, poi chiamata Via Transtiberina, che arrivava dritta fino all’odierna Santa Maria in Trastevere, per poi arrampicarsi sul Gianicolo.
Durante i lavori per Viale Trastevere si è scoperto che per superare la zona era stato creato un poderoso viadotto, inghiottito ora dalla Roma moderna.

Quando ai primi del ‘500 papa Giulio II decide la costruzione di Via della Lungara, per collegare la zona di Trastevere (e del porto) con la basilica di San Pietro in costruzione, la nostra strada prese definitivamente il nome di Lunga retta.

Trastevere
Roma – Piazza in Piscinula

La cesura causata da Viale Trastevere ha creato due mondi completamente differenti, tanto risulta ancora abbastanza tranquilla la parte attorno a Piazza in Piscinula, tanto è vivace (a volte anche troppo) quella verso Piazza in Trastevere.

Passeggiare per Via della Lungaretta, con un occhio attento, permette di ripercorrere tante delle fasi della storia di Roma e, con un po’ di immaginazione, ci si ritroverà circondati da mille e mille caledoscopiche vicende.

Ci si sentirà circondati dai coloni romani in marcia verso le nuove terre, sottratte agli Etruschi. Si dovrà fare attenzione ai pericolosi Anguillara, che ci osservano torvi dalla loro torre. Con un po’ di fortuna, se l’uscio è aperto, si renderà omaggio alla Madonna Fiumarola e ai suoi numerosi e incredibili “outfit”. Poi ci si troverà nel mezzo di una feroce e sanguinosa battaglia risorgimentale e si farà conoscenza con un’eroina dimenticata e alla fine, stanchi ma soddisfatti, ci si siederà ai piedi della fontana ad ammirare la facciata di Santa Maria in Trastevere, magari mangiando un gelato!

Trastevere

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Cristina Vuerich

Si è laureata con lode in Lettere, presentando una tesi in Etruscologia e ha frequentato con profitto i tre anni della Scuola di Specializzazione in Archeologia, in entrambi i casi presso l’Università di Roma “Sapienza”. Ha lavorato per molti anni in una libreria specializzata in archeologia e successivamente presso una casa editrice che si occupa di saggistica. Tramite queste attività ha avuto l’opportunità di essere costantemente aggiornata sulle novità riguardanti la Città Eterna. A partire dal 2001 ha portato avanti un'attività parallela come guida turistica, collaborando con agenzie operanti sul territorio, istituzioni e privati, in questa attività riversa tutta la sua passione, per comunicare la bellezza e l’importanza storica di Roma. Collabora con l'associazione Yes Art Italy ed è redattrice per BloggingArt.

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