L’evento 2022, che si è tenuto a Napoli, si è svolto dal 15 al 17 Settembre all’ interno del complesso di San Domenico Maggiore. Ma cominciamo col chiederci cos’è il MAVV Art Museum?
Il MAVV ART Museum, è un’istituzione culturale che offre una “Wine Experience” attraverso un’esposizione multimediale ed interattiva sulla cultura del vino. Uno spazio creativo da visitare, chiamato Wine Art Museum, che valorizza le eccellenze enogastronomiche del territorio.
L’esposizione museale è ospitata dal Dipartimento di Agraria dell’Università degli studi di Napoli Federico II, nella Reggia di Portici, lungo il percorso del Miglio D’oro, che si sviluppa lungo la costa del Vesuvio tra Napoli, Ercolano e Pompei.
Portano avanti una campagna sociale “Bere Consapevole” coinvolgendo le nuove generazioni e l’istruzione. Collegano il mondo del “Nettare degli Dei” alle arti visive, della musica, della scienza, della storia e dell’archeologia.
Sono stati tre giorni, dedicati alle eccellenze, a scambi culturali per un Mediterraneo coeso e di pace, organizzato da Eugenio Gervasio presidente del Museo dell’ Arte, del vino e della Vite. Il Festival, includeva personalità della cultura, dell’ economia, del sociale e le istituzioni con un’estensione internazionale, e si incontrano anche realtà dell’enogastronomia e del turismo dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, con tanti appuntamenti tra cui 150 speaker, 25 talk, degustazioni cibo/vino, arte e musica.
Il tutto affrontato in chiave storica con la partecipazione di “Storie di Napoli“ con una dimostrazione in abiti d’epoca, culturale e paesaggistico con il territorio, ed un chiaro messaggio di pace.
Le tematiche affrontate sono : * Agroalimentare ; * Enogastronomia; * Turismo ; * Medicina ; * Salute ; * Stile di vita; * Dieta Mediterranea; * Economia Circolare; etc.
Un percorso sviluppato in un’ottica diffusiva per raggiungere un nuovo umanesimo economico e culturale in cui la convivialità (oggi purtroppo tema/valore sempre più smarrito), sia volano per lo sviluppo sostenibile per le civiltà nel Mediterraneo. Tra gli interventi, va ricordato quello :
- del Prof. Luigi Moio , presidente dell’ OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) che ha illustrato questa importante istituzione internazionale.
- L’ intervento della professoressa Annamaria Colao, cattedra Educazione alla Salute e sostenibilità e Direttore del Dipartimento di Endocrinologia della Federico II di Napoli, che illustra il tema degli stili di vita e la prevenzione.
L’ obiettivo del Mediterranean Wine Art Fest, è quello di rilanciare la voglia di pace ed il recupero della socialità in modo conviviale tra eccellenze.
Tema altrettanto importante, posto al centro del Festival, è quello rivolto ai giovani, sulla tematica del “Bere Responsabile“ , la corretta alimentazione e la salute portato avanti con la cattedra Unesco per la Salute e lo Sviluppo Sostenibile.
Gli Artisti
Numerosi gli artisti che hanno animato le varie serate, come le straordinarie e coinvolgenti mostre fotografiche, sfilate di moda, e soprattutto un evento davvero magico, quello del concerto “per bicchieri” … eseguita magistralmente, dal maestro Robert Tiso, a punto tale da catturare tutti gli astanti. In cosa consiste esattamente?
Definito “Cristallofonia” : si tratta di creare e riprodurre musica con alcune tipologie specifiche di bicchieri in cristallo. Le melodie che si ottengono suonando i calici di cristallo riempiti con acqua e bloccati su una cassa di risonanza in legno, producono un suono simile a quello di un’orchestra di flauti e violini. Lo strumento è definito “Cristallofono” ed è un’antico strumento musicale che solo in pochissimi sanno utilizzare con reale abilità. L’arte di suonare il vetro, era già nota, in Persia nel XI sec. , giunse forse in Europa nel VX sec. Arte e musica dal fascino speciale, dall’alto potere rilassante, attivo per la fantasia, ed in grado di portare benefici perla salute.
I brani suonati, in grado di esaltare le capacità espressive del cristallofono , spaziano da Bach, ai Beatles, da Mozart a Morricone. Le dita di Robert Tiso, scorrevano rapide e leggere, creando armonie raffinate. Questo crea qualcosa di evocativo da condurre l’ascoltatore in un’atmosfera rarefatta.
Grande presenza anche alle diverse Masterclass sui vini, si sono svolte con il contributo dell’ AIS (Associazione Italiana Sommelier), con il delegato di Napoli Gabriele Pollio, e Ernesto La Matta, e l’ ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino), tra tante quella su “Mosaico per Procida“ creato da Gaetano Cataldo, fondatore dell’associazione “Identità Mediterranea”, ed il grande enologo e winemaker Roberto Cipresso (ma di questo già vi ho raccontato in un articolo precedente che potete consultare).
I momenti che mi porto nel cuore e che mi hanno colpita di più sono stati due:
- L’ esibizione di ” Cristallofonia” ;
- La selezione etichetta progetto “Divinamente Abili” con 31 ragazzi disabili.
Un progetto sperimentale di terapia occupazionale teso a promuovere l’autonomia e l’ inclusione sociale. Promosso dal Centro medico di Diagnostica e Riabilitazione, in collaborazione con l’ Associazione nazionale “Città del Vino” con Angelo Radica, e “Identità Mediterranea” .
Un progetto che stimola nei pazienti una consapevolezza migliore delle proprie abilità, combattendo allo stesso tempo l’emarginazione e l’isolamento vissuto sovente da coloro che sono affetti da disabilità, sviluppando l’autostima in sé stessi e gli altri.
Rendere la persona diversamente abile capace di sapere, sapere fare e soprattutto saper essere. Dall’ idea di “Crescere come una vite per diventare buon vino“, si è concretizzato nella realizzazione dei disegni creati dai bambini sul tema vite, il vino e la vendemmia.
Davvero emozionante personalmente ritrovarsi ad accogliere i bambini che mi hanno colpita per la loro umanità, gioia e la loro voglia di stare insieme e mostrarci tutte le loro opere artistiche, felici di vederli esposti e coinvolti in una manifestazione di spessore e riguardante l’inclusione nel mondo del vino e sociale .
Sono grata a tutti bambini per avermi fatto rivivere il mio lato fanciullesco e ritrovare le mie emozioni e sorrisi e la capacità di mettere a proprio agio i bambini e divertirmi con loro.
Ciò che mi piace di questa mia passione e lavoro nel mondo del vino, è il suo essere così trasversale e senza
sovrastrutture (rapportato ovviamente sempre rispetto alle singole persone), che mi ha fatto capire quanto tutto questo non sia o debba essere, solo bere, bottiglie, ed estetica, ma soprattutto coinvolgimento e condivisione, con tanto trasporto, passione ed emozioni pure e semplici .
Un punto d’auspicio è stato il Brindisi per la Pace ed il lancio dell’ edizione 2023 con la proposta di un contest “ Mosaico per il Mediterraneo”.
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