Un luogo incredibile del quale molte persone ignorano l’esistenza. Il Museo del Saxofono di Fiumicino (loc. Maccarese) ospita la più grande collezione al mondo di sassofoni che risplendono con i loro ottoni lucenti dalle molte vetrine della sala.
Un tour incredibile e coinvolgente nel mondo del più affascinante degli strumenti musicali, arricchito negli anni da una costante ricerca e accompagnato dall’evoluzione tecnica dello strumento stesso.
Il Museo – i cui locali ospitavano una storica industria di Maccarese poi passati al Comune di Fiumicino che li ha messi a disposizione del Museo – contiene ovviamente anche oggetti e documenti provenienti dalla Collezione di Attilio Berni, musicista e sassofonista, nonché collezionista di strumenti.
Berni in 30 anni di attività di ricerca, musica, collezionismo e insegnamento ha raccolto centinaia di preziosi esemplari:
“per dare forma alla storia, ai sogni e alle passioni da sempre “soffiate” nel più affascinante degli strumenti musicali”
A partire dal 1841 il sax ha subito moltissime variazioni. Da anonima pipa di nichel parente del clarinetto utilizzato nelle bande, è diventato re del Jazz, capace di esprimere le più alte sonorità e profonda fascinazione.
Il brillante costruttore belga fu Adolphe Sax che nel 1841 presentò la sua “creatura”, la quale nel tempo verrà migliorata tecnicamente per poter competere con archi e legni e avere la potenza sonora degli ottoni. Tra metallurgia e meccanica Sax utilizzava tecniche costruttive innovative distanti dalla tradizione. Nelle vetrine del Museo non mancano esemplari creati dal celebre inventore.
Ma egli non fu il solo a costruire questo eterno strumento. Nella seconda metà dell’Ottocento altre fabbriche di strumenti ebbero un ruolo importante nel migliorare le caratteristiche del Sax: la fabbrica Selmer, la Buescher, la Martin, la King e la C.G.Conn. Tutte aggiunsero dettagli importanti anche attraverso l’utilizzo di nuovi materiali.
Non mancano ditte e nomi italiani come l’affermato flautista Agostino Rampone che, verso la metà dell’’800, accrebbe la fama della sua azienda a livello mondiale. O la Ditta Maino & Orsi che con notevole capacità ed iniziativa alla fine del secolo aveva prodotto una intera gamma di strumenti a fiato e i nuovi clarinetti a doppia tonalità.
Negli Anni 20 il Sax assume un ruolo diverso nel contesto musicale Statunitense, la sua sonorità diventa fondamentale nella rappresentazione del Jazz. Nel museo si ammirano piccoli oggetti, bocchini originali dell’inventore Sax, molle, bottoni a scatto e viti placcate in oro, accessori in argento – tutte parti necessarie all’assemblaggio dello strumento – ma anche un mastodontico sub-contrabasso Elle-Steiner, i primi esemplari dell’inventore Adolphe Sax, il mitico Conn-O-Sax, sassofoni a coulisse e altri esemplari come il Saxie e il Grafton Plastic. Un intero mondo dedicato agli appassionati dello strumento e del genere strettamente ad esso collegato, un’attrazione per amanti della musica e curiosi.
Non mancano giocattoli musicali con invenzioni e forme colorate dedicate ai bambini, databili tra l’inizio del ‘900 e la fine degli anni 70. Macchine gioiose in legno, latta e plastica che invitano alla scoperta della musica; sono spesso esemplari unici nel genere e per lo più di fabbricazione tedesca e americana.
E c’è dell’altro ancora. Nelle vetrine come sui muri della sala si riconoscono le grandi star del Jazz e del sassofono come Sonny Rollins e Benny Goodman, Jack Powel & Co. e oltre 150 foto “vintage” che segnano la strada dalla seconda metà dell’’800 fino agli anni 70. Le foto presenti nel Museo raccontano storie e sono come finestre aperte su questa realtà museale poco conosciuta ai più.
Nella sala del museo e nell’accogliente spazio all’aperto adiacente, hanno luogo seminari, lezioni, incontri e piacevoli serate a tema.
Per avere ulteriori informazioni o prenotare i biglietti:
Museo del Saxofono, Via dei Molini (Maccarese)
Tel: 06 6169 7862 – info@museodelsaxofono.com
www.museodelsaxofono.com