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L’ISTANTE E L’ETERNITA’

Abstract

Trecento pezzi molto interessanti di origine greca romana etrusca italica medievale e moderna in mostra al Museo Nazionale Romano per esplorare il complesso rapporto tra noi e gli antichi.
Dal 4 maggio al 30 luglio 2023 a Roma, il Museo Nazionale Romano ospita la mostra “L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi”. Trecento opere di origine greca romana etrusca italica medievale moderna e contemporanea per indagare il rapporto ampio e non sempre di immediata lettura che intercorre tra noi e gli antichi. Rapporto complesso che si è costruito sia nella discontinuità sia nella condivisione. Basti pensare ai Greci che hanno inventato la filosofia, così determinante per la formazione del pensiero occidentale. Al loro teatro e all’indagine a volte sconvolgente della coscienza, serrata rigorosa se non violenta che ancora oggi non possiamo non condividere. La rassegna, voluta dal Ministero della cultura italiano e dal Ministero della cultura e dello sport della Grecia, si articola in cinque sale.
Nella prima (L’eternità dell’istante) è stato inserito il calco di due vittime anonime dell’eruzione del Vesuvio che simboleggiano l’ossimoro dell’istante eterno della morte.
Museo NazionaleNella seconda (La fama eterna degli eroi) l’attenzione è rivolta alla tradizione culturale dell’antichità e come ci è stata trasmessa mediante l’arte e la letteratura. Alle grandi storie mitiche, ai loro scenari, quelli dell’Iliade e dell’Odissea in particolare, che trasformano in racconti le oscillazioni dell’agire umano fra sofferenze e gioie che si innestano ancora oggi nell’immaginario popolare. Specialmente in quello giovanile.
Nella terza (L’ordine del cosmos) si approfondisce il passaggio dal mito alle costruzioni concettuali, al concretizzarsi di entità immaginarie che sono alla base delle nostre categorie di spazio e tempo. Rilievo viene dato anche alla nozione di κόσμος (kósmos). Idea in uso nel greco antico per indicare l’ordine che governa l’universo, in lotta con il caos della materia.
Museo NazionaleTra i reperti importanti presenti , che materializzano concezioni astratte c’è l’omphalos, l’ombelico del mondo. La pietra dal valore religioso, che si trovava nel santuario di Apollo a Delfi, il più importante per i Greci, l’ombelico del mondo appunto, è raffigurata coperta da cordoni intrecciati. Secondo il mito Zeus per sceglierlo, aveva liberato due aquile che erano volate in direzioni opposte e si erano incontrate a Delfi.
Nella quarta (Le opere e i giorni), che apre la seconda parte del percorso espositivo, l’attenzione è rivolta a tutto ciò che ci rende vicini gli antichi nonostante il distacco temporale che ci separa. Ricostruendo rituali della vita sociale. Sia privati sia pubblici.
Nella quinta (Umani divini) spicca la statua in bronzo dell’Arringatore, databile tra la fine del secondo secolo a.C. e gli inizi del primo. L’uomo, indossa la toga exigua e porta alti calzari. E’ scolpito nel gesto di chi vuole attirare l’attenzione di chi ascolta, con il braccio teso e la flessione del busto, mentre sta per iniziare l’arringa.
Ci sono poi le opere mostrate al pubblico per la prima volta. Nuove scoperte come il carro da parata. Un reperto importante emerso integro dallo scavo della villa suburbana in località Civita Giuliana, a nord di Pompei. Un grande carro cerimoniale a quattro ruote. Dotato di elementi in ferro, ornamenti in bronzo e stagno, resti lignei mineralizzati e tracce di sostanze organici: dalle corde a frammenti di decorazioni vegetali.
Museo NazionaleO come la statua a grandezza naturale che raffigura Ercole. Scoperta in un pozzo a circa venti metri di profondità nel Parco Archeologico dell’Appia Antica. Secondo gli esperti i suoi lineamenti richiamano quelli dell’imperatore Traiano che governò l’impero dal 249 al 251 d.C. Il personaggio è raffigurato con le peculiarità del forte eroe mitologico: una clava e la leonté, la pelle del leone di Nemea, che Ercole sconfisse nella sua prima fatica, a coprirgli la testa.

SCHEDA INFORMATIVA

Titolo mostra: L’istante e l’eternità
Sede: Museo Nazionale Romano. Terme di Diocleziano. Roma, Piazza della Repubblica
Date: dal 4 maggio al 30 luglio 2023.
Progetto scientifico a cura di: Massimo Osanna, Demetris Athanasoulis, Maria Luisa Catoni, Stéphane Verger
Promosso da: Ministero della cultura. Ministero greco della cultura e dello sport
Organizzazione: Direzione generale Musei, Museo Nazionale Romano in collaborazione con Electa.

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Fausto Politino

Fausto Politino

Laureato in Filosofia, abilitato in Storia e Filosofia, già docente di ruolo nella secondaria di primo grado, ha superato un concorso nazionale per dirigente scolastico. Interessato alla ricerca pedagogico-didattica, ha contribuito alla diffusione della psicologia cognitiva scrivendo per le riviste “Insegnare” e “Scuola e didattica”. Appassionato da sempre alla critica letteraria e artistica, ha pubblicato molti articoli come giornalista pubblicista per “il Mattino di Padova”. Attualmente collabora con la “Tribuna di Treviso”.

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