Caravaggio è stato senza dubbio un pittore innovativo, che ha lasciato spesso sorpresi i suoi contemporanei e probabilmente la sua rivoluzione più grande è stata la rappresentazione dei piedi.
L’opera più significativa a questo riguardo è la Madonna dei Pellegrini, che da sempre ha trovato un tranquillo rifugio nella prima cappella a sinistra della Basilica di Sant’Agostino a Roma.
Probabilmente tra le ultime opere dipinte da Caravaggio, prima della precipitosa fuga dalla Città Eterna, è quella che più teneramente ci racconta la maternità.
Una giovane madre appare sulla soglia col figlio in braccio, davanti a lei un’altra madre anziana e un figlio, entrambi esausti per il lungo viaggio. Si tratta di due pellegrini, poveri, laceri, sporchi e scalzi, simili ai tantissimi fedeli che giravano all’epoca per le strade e le chiese di Roma, spinti solo da devozione e fede.
La grande novità è vedere su una tela, per giunta esposta su un altare, due poveri, quando all’epoca quel posto sui quadri spettava ai committenti!
Altro segnale di rottura sono quei piedi sporchi e quelle gambe ulcerate dalle vene varicose. Quella realtà così potente ed estranea al gusto comune, sbattuta in faccia a tutti e soprattutto ad un eventuale officiante, visto che le messe si svolgevano con le spalle rivolte ai fedeli.
La fede dei poveri e degli umili, apprezzata e segnata come esempio da Federico Borromeo (si, proprio quello dei Promessi Sposi) trova uno spettacolare esempio in questo quadro di Caravaggio.
Se questi piedi brutti e sgraziati hanno fatto scorrere negli anni fiumi di inchiostro, meno noti, ma altrettanto interessanti sono i piedini della Madonna.
Se li guardate con attenzione, i piedi di Maria hanno una posizione impossibile, in realtà sfiorano la terra, quasi senza toccarla, come infatti è l’iconografia della Madonna di Loreto, spesso rappresentata in volo con la sua casa.
La critica contemporanea si stupì della rappresentazione data da Caravaggio della casa e della Madonna, ma in realtà il nostro pittore non aveva fatto altro che dipingere un particolare della vera e povera casa, coperta a Loreto dall’imponente “reliquario” di marmo del Bramante.
Inoltre, anche la Madonna è, in realtà, iconicamente nei canoni, rappresentata fluttuante, come quasi sempre avviene, quando è dipinta con la sua casa, ma in maniera discreta, come solo uno sguardo attento e quindi partecipe, può percepire.
Uno scapestrato pittore, dedito alle baruffe e alla vita dissoluta delle osterie, è stato, forse, quello che più di tutti è riuscito in quest’opera a rappresentare la compresenza tra la Fede e fiducia.
Caravaggio in questa opera nasconde anche una velata risposta a Sant’Agostino, che aveva bisogno di capire per comprendere. Qui dalla Fede, che è fiducia, nasce la Speranza certa dell’accoglienza.
Per informazioni sulla visita guidata vai al sito di Yes Art Italy
Leggi anche
Le Torri di Roma
Il Fornaio di Borgo Pio
I Porti di Roma
Una straordinaria storia d’amore conclusa all’Aracoeli
Di isole e di monti