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Quando i piedi parlano…

Caravaggio
Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio

Caravaggio è stato senza dubbio un pittore innovativo, che ha lasciato spesso sorpresi i suoi contemporanei e probabilmente la sua rivoluzione più grande è stata la rappresentazione dei piedi.
L’opera più significativa a questo riguardo è la Madonna dei Pellegrini, che da sempre ha trovato un tranquillo rifugio nella prima cappella a sinistra della Basilica di Sant’Agostino a Roma.

Probabilmente tra le ultime opere dipinte da Caravaggio, prima della precipitosa fuga dalla Città Eterna, è quella che più teneramente ci racconta la maternità.
Una giovane madre appare sulla soglia col figlio in braccio, davanti a lei un’altra madre anziana e un figlio, entrambi esausti per il lungo viaggio. Si tratta di due pellegrini, poveri, laceri, sporchi e scalzi, simili ai tantissimi fedeli che giravano all’epoca per le strade e le chiese di Roma, spinti solo da devozione e fede.

La grande novità è vedere su una tela, per giunta esposta su un altare, due poveri, quando all’epoca quel posto sui quadri spettava ai committenti!

caravaggio
“Madonna dei Pellegrini”, Caravaggio

Altro segnale di rottura sono quei piedi sporchi e quelle gambe ulcerate dalle vene varicose. Quella realtà così potente ed estranea al gusto comune, sbattuta in faccia a tutti e soprattutto ad un eventuale officiante, visto che le messe si svolgevano con le spalle rivolte ai fedeli.
La fede dei poveri e degli umili, apprezzata e segnata come esempio da Federico Borromeo (si, proprio quello dei Promessi Sposi) trova uno spettacolare esempio in questo quadro di Caravaggio.
Se questi piedi brutti e sgraziati hanno fatto scorrere negli anni fiumi di inchiostro, meno noti, ma altrettanto interessanti sono i piedini della Madonna.

Se li guardate con attenzione, i piedi di Maria hanno una posizione impossibile, in realtà sfiorano la terra, quasi senza toccarla, come infatti è l’iconografia della Madonna di Loreto, spesso rappresentata in volo con la sua casa.

Casa di Loreto
Interno della Santa Casa di Loreto

La critica contemporanea si stupì della rappresentazione data da Caravaggio della casa e della Madonna, ma in realtà il nostro pittore non aveva fatto altro che dipingere un particolare della vera e povera casa, coperta a Loreto dall’imponente “reliquario” di marmo del Bramante.

Madonna di Loreto
“Madonna di Loreto e San Nicola” Antonio Liozzi, 1700

Inoltre, anche la Madonna è, in realtà, iconicamente nei canoni, rappresentata fluttuante, come quasi sempre avviene, quando è dipinta con la sua casa, ma in maniera discreta, come solo uno sguardo attento e quindi partecipe, può percepire.
Uno scapestrato pittore, dedito alle baruffe e alla vita dissoluta delle osterie, è stato, forse, quello che più di tutti è riuscito in quest’opera a rappresentare la compresenza tra la Fede e fiducia.

Caravaggio in questa opera nasconde anche una velata risposta a Sant’Agostino, che aveva bisogno di capire per comprendere. Qui dalla Fede, che è fiducia, nasce la Speranza certa dell’accoglienza.

Per informazioni sulla visita guidata vai al sito di Yes Art Italy

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Cristina Vuerich

Si è laureata con lode in Lettere, presentando una tesi in Etruscologia e ha frequentato con profitto i tre anni della Scuola di Specializzazione in Archeologia, in entrambi i casi presso l’Università di Roma “Sapienza”. Ha lavorato per molti anni in una libreria specializzata in archeologia e successivamente presso una casa editrice che si occupa di saggistica. Tramite queste attività ha avuto l’opportunità di essere costantemente aggiornata sulle novità riguardanti la Città Eterna. A partire dal 2001 ha portato avanti un'attività parallela come guida turistica, collaborando con agenzie operanti sul territorio, istituzioni e privati, in questa attività riversa tutta la sua passione, per comunicare la bellezza e l’importanza storica di Roma. Collabora con l'associazione Yes Art Italy ed è redattrice per BloggingArt.

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