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Raffaello a Londra

raffaello a londra
Raffaello Sanzio, Madonna Aldobrandini o Madonna Garvagh, 1510 circa, Olio su tavola, 39 x 33 cm, Londra, National Gallery

Abstract: la National Gallery di Londra ospita fino al 31 luglio 2022 “The credit Suisse Exhibition: Raphael”, rigorosamente cronologica, la grande rassegna dedicata a Raffaello, spesso chiamato il divino pittore. In ogni caso uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano.

I prestiti per le ottantanove opere in mostra sono arrivati da vari musei americani e dall’Europa. Tra questi il Louvre, i Musei Vaticani, il Prado ecc. Assente solo la Sacra Famiglia dell’Ermitage di San Pietroburgo, causa conflitto in corso.

La malinconia

Ci soffermiamo sulla Madonna Aldobrandini o Madonna Garvagh, che prende il nome dai due proprietari. Dipinta tra il 1509 e il 1510, ritrae Maria e i piccoli Gesù e san Giovanni Battista. Raffaello è riuscito a creare Madonne realistiche e sublimi, a fondere la corporea espressività di Michelangelo con l’atteggiamento contemplativo delle figure di Leonardo. In quest’opera in particolare la Madonna Aldobrandini si fa notare per la tenera, delicata, armoniosa e rassegnata malinconia che scaturisce dal volto della Vergine, la cui elevata bellezza si esalta contrapponendosi allo scuro della colonna retrostante la sua testa.

madonna garvagh
Raffaello Sanzio, Madonna Aldobrandini o Madonna Garvagh – Particolare

Malinconia che ha il correlato oggettivo nel fiore che rimanda sia all’amore divino che alla Passione. Uno stato d’animo attutito, se si vuole, dal roseo latteo dell’incarnato dei protagonisti.

Il Bambino e Giovanni

La Vergine siede su di una panca e tiene il Bambino in grembo. Lo protegge con quella mano che agguanta un lembo del manto celeste, mentre con l’altra sostiene la pelliccia del vestito di Giovanni, prossimo predicatore ed eremita.

madonna di raffaello
Raffaello Sanzio, Madonna Aldobrandini o Madonna Garvagh – Particolare

Il Bambino paffutello, armonioso nei movimenti, si sporge inclinando la testa per accettare delicatamente il garofano che gli sta porgendo san Giovanni. Consapevole nello sguardo, attento, del gesto che sta compiendo.

La piccola tavola, 39 x 33 cm, ci autorizza ad ipotizzare che fosse destinata alla devozione privata. Tavola dalle chiare influenze leonardesche: dalla raffigurazione della Madonna inserita in un interno, alle due finestre che si aprono sul paesaggio. Dal blu accennato dello sfondo, alla ricerca dei rimandi interattivi tra i protagonisti.

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Fausto Politino

Fausto Politino

Laureato in Filosofia, abilitato in Storia e Filosofia, già docente di ruolo nella secondaria di primo grado, ha superato un concorso nazionale per dirigente scolastico. Interessato alla ricerca pedagogico-didattica, ha contribuito alla diffusione della psicologia cognitiva scrivendo per le riviste “Insegnare” e “Scuola e didattica”. Appassionato da sempre alla critica letteraria e artistica, ha pubblicato molti articoli come giornalista pubblicista per “il Mattino di Padova”. Attualmente collabora con la “Tribuna di Treviso”.

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