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Trilussa – Vita e curiosità del poeta romano

trilussa statua
Statua del poeta a Piazza Trilussa

Roma ha ispirato e dato vita a numerosi poeti dialettali che hanno celebrato vita e contraddizioni della Città Eterna. Giuseppe Gioacchino Belli, Giggi Zanazzo, Cesare Pascarella e Trilussa.

Ma quanti sanno che lo pseudonimo Trilussa non è altro che l’anagramma del cognome Salustri?
Il poeta, tanto amato in Trastevere, in cui si trova l’omonima piazza, frequentò pochissimo il noto rione romano preferendo la zona del Tridente dove visse gran parte della vita.

Il poeta Trilussa
Il poeta Trilussa

Poeta del mondo borghese, criticato dagli Accademici Tiberini per il suo modo di scrivere, il suo linguaggio romanesco-italiano e uno stile caustico ed ironico nei confronti della vita politica a lui contemporanea, fu tuttavia uno dei protagonisti della poesia romana del Novecento. Trilussa apparteneva alla massoneria e non aveva timore di dirlo o manifestarlo.

Trilussa, vita e opere

Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri nacque a Roma il 26 Ottobre del 1871, in via del Babuino 115, figlio di un cameriere di Velletri e di una sarta bolognese. L’infanzia di Carlo fu segnata dalla morte del padre e della sorella, drammatici eventi che costrinsero il futuro poeta e la madre a cambiare spesso casa. Dopo un breve trasferimento in via Ripetta, la famiglia si spostò nel palazzo del marchese Ermenegildo Del Cinque, padrino di Carlo.

L’abitazione del marchese non distava molto da piazza Montecitorio, cuore politico del regno d’Italia. Chissà che non sia stata proprio la vicinanza al Parlamento a spingere il poeta a scrivere versetti satirici nei confronti del mondo politico…

Murales di Trilussa
Murales di Trilussa a via Maria Adelaide

Dopo aver abbandonato gli studi, Trilussa, all’età di sedici anni, presentò a Giggi Zanazzo un sonetto sull’invenzione della Stampa chiedendone la pubblicazione. Il sonetto si riferiva all’invenzione di Johann Gutenberg e arrivò a criticare la stampa del tempo. La carriera del poeta proseguì con la pubblicazione di sonetti, intorno al 1890, sul Don Chisciotte e sul Messaggero, per poi volgere alla scrittura di favole.

La carriera del poeta raggiunse il culmine tra il 1924 ed il 1930, periodo in cui fu invitato a svolgere conferenze in tutta Italia e all’estero. Nonostante il successo, Trilussa non fu ben accolto dai poeti romani, e in particolare dal suo ex insegnante Filippo Chiappini che lo accusò di non scrivere in dialetto ma in un italiano di influenza romana.

Con l’avvento del Fascismo, Trilussa non si sbilanciò contro il Regime ma a chi gli chiese se aderisse al Regime, si limitò a rispondere:

Non sono fascista!

In realtà in molti sonetti è visibile una critica al Governo Fascista anche se in modo metaforico o poco evidente.
Nel dopoguerra il poeta si trasferì in via Maria Adelaide, in un appartamento dalle grandi finestre luminose, destinato ai pittori. Trilussa riuscì ad ottenere la casa mostrando i propri bozzetti che accompagnavano i suoi sonetti. Nel 1950 venne nominato senatore a vita per meriti letterari, carica di cui godette solo per qualche mese. Trilussa morirà poco dopo la nomina. La sua fama fu tale da destinare la sua sepoltura al Verano in un sarcofago romano.

Trilussa e la SS. Lazio dubbio o realtà?

Probabile foto di Trilussa con la podistica SS Lazio

Un dubbio ci assale e riguarda la giovinezza di Trilussa. Una foto dei primi del Novecento, ci mostra un bel giovane dal fisico atletico che indossa una maglia della ss.Podistica Lazio, le fattezze del suo volto ricordano il poeta. Sappiamo che Carlo frequentò per un periodo Giggi Zanazzo che era molto legato alla Podistica Ss Lazio divenuta in seguito la prima squadra calcistica della Capitale. Inoltre il poeta fu padrino di Battesimo del cronista Sandro Ciotti, celebre tifoso laziale.

Il giovane ritratto nella foto sarà quindi davvero il nostro poeta? Il dubbio resta sospeso!

Non ce ne vogliano gli amici Romanisti, se dovessimo scoprire che il grande poeta era un tifoso laziale. Ci riserviamo il beneficio del dubbio ed il nostro poeta resta una gloria di Roma nonostante le divergenze calcistiche.

Leggi anche La Ss Lazio: dal Podismo al Football

Barbara Panariello

Barbara Panariello

Romana, laureata in lettere presso l'Università La Sapienza con 108/110. Guida turistica di Roma abilitata. Food&Wine blogger. Grande passione per il giornalismo, lo sport, l'informatica, la scrittura.

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